Spazzolino elettrico o classico? Ecco come migliorare la salute dei vostri denti

Che l’igiene orale sia importante è ormai assodato. Fin da piccoli genitori, educatori e dentisti ci hanno sempre ribadito l’importanza di lavarci i denti dopo ogni pasto e di prestare particolare attenzione alla salute della nostra dentatura.

Una cura costante e attenta potrebbe evitarci moltissimi fastidi e visite dal dentista dolorose e costose. Certe patologie non si possono prevenire purtroppo, ma possiamo fare in modo che il numero di problemi sia limitato ad imprevisti e incidenti piuttosto che a una noncuranza o superficialità.

Per questi motivi ora possiamo trovare in commercio moltissimi prodotti per la salute orale: dentifrici, spazzolini di tutti i tipi, filo interdentale, collutori, prodotti per le gengive e chi più ne ha più ne metta. E non possiamo certo dimenticare lo spazzolino elettrico: una vera e propria rivoluzione dell’igiene orale.

Tutti i vantaggi dello spazzolino elettrico

Lo spazzolino elettrico permette di ottenere un livello maggiore di pulizia grazie alla sua azione rotante combinata al movimento oscillatorio. Riesce a rimuovere una quantità superiore di tartaro e ad eliminare un’altissima percentuale di batteri grazie alle testine intercambiabili che permettono di raggiungere e pulire a fondo tutti gli angoli della bocca.

Alcuni modelli sono dotati anche di idropulsori, ovvero potenti getti d’acqua in grado di rimuovere in pochi attimi la maggior parte dei residui accumulati. Questa funzione è particolarmente utile per chi soffre di problemi di gengive sensibili (che in questo modo sono meno sollecitate dall’azione rotante dello spazzolino) e per chi porta l’apparecchio (e che ben conosce i fastidi e l’imbarazzo provocato da residui di cibo incastrati tra i gancetti nonché la difficolta di pulire bene i denti).

I modelli di spazzolino elettrico in commercio si differenziano per numero di testine disponibili, per potenza del motore, per funzioni extra e per la presenza di sensori in grado di ridurre la potenza del getto o la velocità di rotazione.

Gli svantaggi, forse era meglio il classico?

In realtà, gli svantaggi dei spazzolini da denti elettrici  non sono molti a patto di imparare ad utilizzarlo nella maniera corretta. Qualora ne facessimo un uso sbagliato, potremmo rischiare di rovinare lo smalto dei denti e, soprattutto, di danneggiare seriamente le gengive (in particolare se già soffriamo di gengive deboli o sensibili).

Le principali patologie che potrebbero derivare da un uso scorretto di questo strumento sono carie ed infiammazioni gengivali. Per questo motivo, bisognerebbe sempre leggere con attenzione le istruzioni e rivolgersi al proprio dentista in caso di dubbi o all’insorgere dei primi fastidi.

Particolare attenzione va prestata ai bambini che fanno uso dello spazzolino elettrico: spesso i bimbi trovano più divertenti cimentarsi con questo strumento piuttosto che utilizzare lo spazzolino classico, ma assicuratevi che ne abbiano capito il funzionamento e che non impostino per sbaglio potenza e velocità troppo elevate e che non puntino il getto degli idropulsori direttamente contro le gengive.

Sapevate che esiste anche uno stendibiancheria elettrico?

Scegliere lo stendibiancheria adatto sembra semplice; in realtà ci sono un numero di fattori da tenere in considerazione per evitare di commettere errori grossolani. Dal classico filo stendibiancheria, ai modelli portatili che si possono appendere ovunque dotati di mollette incorporate dove appendere indumenti leggeri, ai classici stendibiancheria da giardino o da interno, fino ad arrivare ai più moderni ed evoluti stendibiancheria elettrici per riuscire ad asciugare i vestiti anche durante l’inverno.

Insomma i modelli sono tanti e vanno valutati attentamente e comparati anche con le asciugatrici elettriche. Per scegliere lo stendino adatto bisogna tenere in considerazione la quantità di vestiti lavati in media (e quindi il numero di componenti della famiglia), il luogo in cui si abita (zone fredde, calde, ventose, umide ecc.) e lo spazio a disposizione.

Il classico: impossibile sbagliare

Quando parliamo di stendibiancheria la prima immagine che ci salta in mente è il classico modello apribile e richiudibile, generalmente in plastica che può essere comodamente trasportato da ambienti aperti a zone chiuse in caso di maltempo. In generale, con questo tipo di stendibiancheria è difficile sbagliare.

Chiaramente, esistono delle leggere differenze tra modello e modello: un elemento da tenere in considerazione è la distanza tra le aste. Più le aste sono distanti tra di loro, più veloce sarà il processo di asciugatura poiché il sole e il vento riusciranno a toccare tutti i lati degli indumenti.

Un altro elemento discriminatorio è il materiale con cui sono costruiti: il più classico e pratico è la plastica come abbiamo visto. In alternativa potete optare per modelli in legno (poco usati), in acciaio inox o in alluminio che sicuramente garantiscono una resistenza maggiore ma sono un po’ più scomodi da spostare e ripiegare. E’ consigliato acquistare anche un cestello di mollette da accompagnare allo stendibiancheria.

La versione elettrica per gli inverni più rigidi

In Italia lo stendibiancheria elettrico non è particolarmente diffuso. Generalmente noi preferiamo optare per modelli di giardino o per asciugatrici, ma nei paesi nordici dove fa freddo tutto l’anno lo stendino elettrico è un must.

Questi apparecchi sono in grado di generare una superficie calda piuttosto ampia grazie alle sei barre in alluminio e garantiscono un’asciugatura completa in poco tempo. Generalmente funzionano collegati alla corrente elettrica ma hanno dei consumi piuttosto bassi, sicuramente inferiori a quelli di un’asciugatrice. Molti modelli, poi sono dotati di un termostato interno e hanno delle dimensioni sufficientemente ridotte per poter essere tranquillamente utilizzati in ambienti chiusi.

Lo stendibiancheria elettrico è la soluzione ideale per i mesi invernali quando potreste trovarvi costretti a lasciare i vestiti stesi ad asciugare per giorni e ad avere costantemente l’ingombro dello stendino in casa. Chiaramente la variante elettrica costa più di quella classica ma parliamo comunque di prezzi contenuti che vengono ammortizzati in pochissimo tempo.

Mille usi del cloruro di magnesio: ecco perché dovreste assolutamente integrarlo

Il magnesio è un elemento molto importante per l’organismo umano e per l’ambiente, per questo motivo, è importante reintegrarlo quando ne siamo carenti per assicurare un perfetto equilibrio del nostro corpo. Il cloruro di magnesio serve da integratore e può essere acquistato in farmacia o erboristeria sotto forma di cristalli da disciogliere in acqua. Questo elemento ha moltissime proprietà benefiche e quasi nessuna controindicazione.

Può essere utilizzato per problemi di salute, all’interno di prodotti di bellezza, per gli animali e per l’ambiente. L’unica circostanza in cui è assolutamente sconsigliato assumerlo è se soffrite di insufficienza renale: in questo caso potrebbe creare seri problemi e condurre perfino alla morte per un tasso eccessivo di magnesio nel sangue.

Per il resto, può essere integrato senza nessun problema: l’unica leggera controindicazione è che, se assunto in dosi massicce, potrebbe causare fastidi intestinali e diarrea. Scopriamo insieme i mille usi di questo elemento!

Infiniti benefici per la salute umana

Come abbiamo detto, il cloruro di magnesio ha moltissime proprietà benefiche e può essere usato come integratore alimentare in dosi che variano a seconda di peso, altezza, età e sesso.

Pierre Delbet, lo scienziato francese che scoprì le molteplici proprietà di questo elemento, utilizzava il magnesio disciolto in acqua per combattere infezioni delle vie respiratorie, mal di gola e raffreddori. Oggigiorno, questo integratore viene utilizzato per moltissimi altre patologie. Ad esempio, viene impiegato per ridurre il rischio di crampi e accelerare il recupero fisico degli sportivi; inoltre, regola la pressione sanguigna, riduce il rischio di infarto, osteoporosi e coaguli del sangue.

Supporta le difese immunitarie e il sistema nervoso, può fungere da antidepressivo e come rimedio contro la stitichezza, rafforza denti e ossa e cura le malattie infettive dell’infanzia oltre che i morsi di vipera e il fuoco di Sant’Antonio.

Altri usi: fa bene anche a piante e animali!

Gli effetti benefici magnesio cloruro funzionano anche con piante e animali. I veterinari consigliano l’aggiunta di piccole dosi di questo elemento nel cibo di cani, gatti e altri animali domestici; inoltre, viene usato per liberarsi di malattie come la rabbia. Per quanto riguarda il mondo vegetale, molti esperti suggeriscono di diluirlo nell’acqua utilizzata per annaffiare fiori e piante.

Infine, il cloruro di magnesio viene anche incorporato il numerosi prodotti cosmetici: funziona da addensante ed è impiegato in prodotti che trattano le unghie fragili, i capelli grassi e le macchie della pelle. E’ ottimo anche per combattere l’acne e la pelle secca: può essere utilizzato per la preparazione di scrub e creme lenitive da applicare dopo la ceretta o la rasatura della barba.

Insomma, per qualsiasi disturbo a cui possiate pensare probabilmente il cloruro di magnesio potrebbe essere la soluzione ideale: generalmente si acquista in cristalli ma si può anche trovare già ridotto in polvere pronta per essere diluita in acqua o essere aggiunta agli impasti dei vostri dolci fatti in casa.

Benessere e Yoga: un’accoppiata vincente

Esistono moltissimi modi per tornare in forma e per migliorare la qualità della propria vita e il proprio benessere: in questo articolo vedremo alcuni dei benefici dello yoga e cercheremo di capire come questa pratica millenaria stai diventando sempre più di uso comune.

Oltre che per una questione spirituale, lo yoga viene praticato oggi come una vera e propria attività fisica mirata al raggiungimento della forma ideale e alla perdita dei chili di troppo. Alla versione classica si sono aggiunte ora tutta una serie di varianti per modernizzare la pratica e renderla più faticosa ed efficace.

Troviamo, per esempio, moltissimi corsi di yoga praticato in ambienti molto caldi o nelle saune con lo scopo di aumentare la sudorazione e il battito cardiaco. Ma vediamo insieme quali sono i principi filosofici e spirituali alla base di questa pratica.

Un equilibrio perfetto tra corpo e mente

Lo scopo dello yoga è principalmente imparare a conoscere se’ stessi attraverso la scoperta e il superamento dei propri limiti e la fusione di corpo ed anima in una cosa sola. La versione originale di questa disciplina coinvolge tutti gli aspetti della vita di una persona: postura, respiro, spiritualità, corpo, mente e dieta.

La tradizione ayurvedica concepisce lo yoga come un percorso spirituale che può essere intrapreso per le motivazioni più disparate: per una ricerca personale, come reazione ad un infortunio o un incidente, per trovare un po’ di serenità durante un periodo particolarmente stressante o per ricominciare l’attività fisica in maniera moderata dopo mesi di inattività.

Nella sua versione integrale, lo yoga è considerato efficace solamente quando si riesce a raggiungere un’unione ed un’armonia complete con se stessi e con il resto: aprirsi e lasciarsi andare aiuta a riscoprire se stessi e a far pace con il mondo.

Lezioni di gruppo o attività individuale?

Secondo questa descrizione, sembrerebbe che lo yoga sia una disciplina individuale che può essere efficace solo quando siamo al cento percento concentrati su noi stessi, sulla nostra interiorità e sul nostro respiro. E allora perché quasi tutte le lezioni di yoga sono organizzate in classi numerose? Il motivo è semplice.

Per riuscire a raggiungere l’unione e la consapevolezza spirituale descritta nei testi originali, è necessario compiere un percorso ed imparare le tecniche da qualcuno più esperto di noi. Il maestro di yoga, se competente, dovrebbe riuscire a darci le indicazioni adatte a facilitare il nostro viaggio e a spingerci verso una più approfondita conoscenza di noi stessi.

Un’altra ragione è che non tutti fanno yoga con l’intento di compiere un percorso spirituale; molte persone desiderano semplicemente fare dell’attività fisica non troppo intensa e trovano più facile impegnarsi ed essere costanti quando sono iscritte a corsi collettivi, che sono anche un’ottima scusa per ritagliarsi del tempo per se’ stessi e fare nuove conoscenze.

Cominciate la giornata con il piede giusto: l’importanza della prima colazione

Gli alimenti consumati durante la prima colazione variano moltissimo a seconda del paese in cui ci troviamo: in Italia nulla batte il classico cornetto e caffè (magari al bar), anche in Francia i croissant sono molto popolari così come il pain au chocolat o la baguette con burro e marmellata.

Ma quando ci allontaniamo dall’Italia ed iniziamo a spostarci verso nord le abitudini alimentari cambiano notevolmente: molti paesi nordici, inclusi paesi dell’est, Inghilterra e Stati Uniti, prediligono alimenti salati per colazione. Ecco allora che troviamo il classico egg and bacon (uova e pancetta), pane tostato, salsicce, funghi, cipolla, English Muffin, e fagioli.

In alternativa, negli Stati Uniti sono molto diffusi anche pancakes con frutta e sciroppo d’acero e oatmeal (una specie di porridge). Più o meno in tutto il mondo esiste l’usanza di bere il latte con i cereali, di accompagnare la colazione con un bicchiere di succo o di spremuta d’arancia e di iniziare la giornata con un caffè o un tè.

Qualsiasi siano le vostre abitudini e i vostri gusti, ci sono una serie di consigli che dovreste tenere a mente quando parliamo di prima colazione che, non per niente, è considerata il pasto più importante della giornata.

Ecco cosa bisognerebbe assolutamente evitare

La prima regola è fare sempre colazione. Non importa quanto presto dobbiate svegliarvi la mattina o che non abbiate fame o preferiate dormire cinque minuti in più e rinunciare al pasto: queste abitudini possono essere deleterie per la vostra salute e devono essere cambiate al più presto.

Non fare colazione significa iniziare la giornata senza energie (l’ultimo pasto fatto risale circa a dieci ore prima) e senza la carica di zuccheri sufficiente per affrontare tutti gli impegni della mattinata.

Inoltre, rischiate di avere attacchi di fame a metà mattina che vi possono portare a mangiucchiare alimenti poco sani in prossimità dell’ora di pranzo: questo può comportare un aumento di peso dovuto ad uno squilibrio dei pasti. La colazione, infatti, dovrebbe essere il pasto più abbondante: tanto poi avete tutta la giornata per smaltire le calorie assunte.

La giusta via di mezzo: abolite le colazioni troppo povere, ma anche quelle troppo ricche

Consumare una colazione troppo povera è praticamente equivalente a saltare il pasto: non ci fornirà le energie e gli zuccheri necessari e ci troveremo ad avere fame dopo poche ore.

Allo stesso modo, alimenti grassi o troppo ricchi di zuccheri dovrebbero essere evitati: l’assunzione di tali cibi causa un picco di glicemia che ci farà nuovamente percepire una sensazione di fame non appena crollerà.

Insomma, la colazione ideale dovrebbe contenere tutti gli alimenti necessari a fornirvi la carica adeguata per affrontare la giornata: qualsiasi siano i vostri gusti non dimenticate di ricercare un equilibrio e di includere della frutta nel vostro pasto.

Ma dove vanno gli italiani in vacanza?

Per un intero anno milioni di italiani mettono da parte i soldi e si sbizzarriscono nella scelta della destinazione delle vacanze successive. Prepararsi per tempo aiuta a risparmiare e a trovare offerte convenienti sia per quanto riguarda i voli che gli alberghi, ma anche per treni, ostelli, o appartamenti in affitto.

I più fortunati possiedono una casa al mare o in montagna dove passare tutta l’estate senza doversi preoccupare del costo degli alberghi, di far coincidere le date delle ferie con quelle scelte per partire e di cercare di visitare e godersi la meta prescelta in pochi giorni. Ma anche prendere e partire verso nuove mete ogni volta ha il suo fascino: chi non ha problemi di soldi può viaggiare come, dove e quando preferisce, ma tutti gli altri devono farsi i conti in tasca e spesso scegliere la meta in base al prezzo più conveniente.

Considerata la crisi economica che ha colpito l’Italia negli ultimi anni molte persone hanno dovuto rinunciare o limitare le proprie vacanze estive o invernali ma, secondo le cifre raccolte nel 2015, lo scorso anno gli italiani hanno effettuato quasi 58 milioni di viaggi, mica male! Ma allora, quali sono le mete preferite degli italiani quando viaggiano all’estero?

La priorità va all’Europa!

Prima di scoprire quali siano le mete preferite degli italiani all’estero bisogna premettere che un’altissima percentuale sceglie di viaggiare e spostarsi proprio in Italia.

Questo trend positivo è dettato sia dalla praticità e comodità di spostarsi senza dover andare all’estero, sia dall’eccezionale patrimonio culturale e artistico del nostro paese che offre possibilità uniche per quanto riguarda destinazioni vacanziere. Per quanto riguarda, invece, gli italiani che decidono di passare le proprie vacanze all’estero, la maggior parte sceglie di rimanere in Europa.

Dalle capitali come Londra, Parigi, Madrid e Berlino, a città intramontabili come Amsterdam, Nizza, Siviglia e Monaco, a località di mare della Costa Azzurra e della riviera Barcellonese, alle montagne Svizzere e Austriache dove si scia praticamente tutto l’anno.

Prima fra tutte: la Spagna

Ma tra tutte le mete europee, la più scelta dagli italiani è la Spagna. La penisola iberica attrae turisti per un gran numero di motivazioni: gli amanti dell’arte possono visitare il museo del Prado e le città storiche del sud, chi ama il mare e la movida trova pane per i suoi denti a Barcellona e nelle isole Baleari, chi preferisce un soggiorno in città può dedicarsi alla visita di Madrid, e chi ama la natura può orientarsi verso un tour dei paesi Baschi e le regioni del nord.

In aggiunta, la Spagna offre una grandissima varietà di cibi e bevande gustosissime (basti pensare a paella, churros e sangria), gli spagnoli sono conosciuti in tutto il mondo per il loro calore e la loro accoglienza e, ultimo ma non ultimo, i prezzi sono assolutamente imbattibili.